di Alessandra Schofield
Riflessioni sulla ripresa demografica in Italia: desiderio di matrimonio e figli tra i giovani. In Italia, la popolazione giovanile è in una fase di lento declino: una tendenza che potrebbe avere implicazioni significative per il futuro demografico del paese. Secondo la recentissima indagine ISTAT “Bambini e ragazzi 2023”, al 1° gennaio 2024 i giovani tra gli 11 e i 19 anni sono stimati in circa 5.144.171, rappresentando l’8,7% della popolazione totale. Questa cifra, tuttavia, è destinata a diminuire, con proiezioni che vedono un ulteriore calo nei prossimi trent’anni.
Nonostante queste prospettive, l’indagine rileva un forte desiderio tra i giovani di formare una famiglia tradizionale attraverso il matrimonio e la procreazione. Circa il 76,9% dei giovani esprime il desiderio di sposarsi prima dei 30 anni, un segnale che il concetto di matrimonio rimane radicato nella società italiana. Inoltre, un’alta percentuale (21%) aspira a sposarsi addirittura prima dei 26 anni, suggerendo un orientamento verso la stabilizzazione familiare in età relativamente giovane.
Il desiderio di avere figli è altrettanto evidente. Il 69,4% dei giovani intervistati dichiara di volere dei figli, dimostrando una speranza per una possibile ripresa demografica. La distribuzione del desiderio di avere figli varia leggermente tra i generi, con le femmine leggermente più inclini a non volere figli rispetto ai loro coetanei maschili. Tuttavia, la maggior parte si aspetta di avere almeno due figli, indicando una tendenza verso famiglie di dimensione moderata.
Interessante è anche il confronto tra italiani e stranieri: gli stranieri mostrano una maggiore propensione a sposarsi giovani, con il 36,8% che si immagina di sposarsi prima dei 26 anni. Per quanto riguarda la procreazione, i dati mostrano che il 18,2% degli intervistati desidera avere tre o più figli, con una percentuale che sale al 20,5% tra gli stranieri, sottolineando un maggiore desiderio di famiglie numerose in questo gruppo.
Questi dati offrono uno spaccato interessante della popolazione giovanile italiana e delle sue aspettative future. Sebbene la prospettiva di un calo demografico possa sembrare scoraggiante, l’evidente desiderio di matrimonio e figli tra i giovani fornisce una nota di ottimismo. La sfida per il futuro sarà quella di creare condizioni economiche e sociali che possano supportare questi desideri, permettendo così una possibile stabilizzazione o addirittura un aumento della popolazione.
Assegni familiari e bonus natalità, detrazioni fiscali per spese legate all’educazione e alla cura dei figli, ma soprattutto politiche di conciliazione tra lavoro e famiglia – promuovendo politiche di lavoro flessibile, come l’orario ridotto per i genitori di figli piccoli o il telelavoro – estendere la durata e l’ammontare del congedo parentale retribuito per entrambi i genitori, aumentare l’offerta di asili nido e scuole materne pubbliche a costi contenuti o gratuiti, incentivare i nidi aziendali, sviluppare programmi di sostegno per l’infanzia, come centri gioco pomeridiani o attività extrascolastiche a basso costo, investire nell’istruzione, garantendo che tutte le famiglie, indipendentemente dal loro background economico, abbiano accesso a una formazione di qualità per i loro figli, fornire incentivi o facilitazioni per l’acquisto di prime case per le giovani famiglie, sono tutte ipotesi percorribili.
Il contesto demografico in cui si inserisce questa generazione di giovani, non è solo una questione di numeri, ma anche di come i valori e le aspettative possono influenzare e essere influenzati dalle politiche sociali e familiari. L’importanza di analizzare e comprendere queste dinamiche sarà cruciale per indirizzare le politiche pubbliche in modi che sostengano la vitalità demografica del Paese.