di Alessandra Schofield
Fitness tracker: usiamoli senz’altro, ma con qualche precauzione. Forse ne possediamo anche noi uno, o anche più di uno: può essere un bracciale, un orologio o una clip, che monitorano e registrano varie attività fisiche e parametri biometrici di chi li utilizza. Parliamo dei cosiddetti fitness tracker.
Questi dispositivi indossabili possono includere:
- Contapassi – Registra il numero di passi effettuati durante l’attività quotidiana
- Monitoraggio della distanza – Usato soprattutto da chi pratica corsa o ciclismo
- Monitoraggio delle calorie – Stima le calorie bruciate in base all’attività svolta e ai dati biometrici dell’utente
- Monitoraggio del sonno – Registra la durata e la qualità del sonno, fornendo informazioni sulle fasi del sonno leggero e profondo
- Monitoraggio del battito cardiaco – Misura la frequenza cardiaca durante l’attività fisica e a riposo
- Monitoraggio della pressione sanguigna – Funzione presente nei modelli più avanzati
- Monitoraggio dello stress – Alcuni dispositivi forniscono indicazioni sul livello di stress dell’utente basandosi su vari parametri
- Funzioni sociali – La possibilità di condividere i propri risultati, sfidare gli amici e partecipare a comunità online incentivate al fitness
- Notifiche smartphone – Alcuni fitness tracker possono visualizzare notifiche dallo smartphone, come messaggi e chiamate in arrivo.
Questi dispositivi sono spesso collegati a un’applicazione mobile o a un software online che consente agli utenti di visualizzare e analizzare i dati raccolti nel tempo.
Oppure al momento stiamo usando una delle tante app fitness disponibili, installata sullo smartphone o sul tablet, per registrare le attività fisiche, tracciare le calorie, creare programmi di allenamento. Molte app fitness incorporano anche funzionalità di fitness tracker, appunto, consentendoci di registrare i dati dell’attività fisica manualmente o, in alcuni casi, di integrare dati da dispositivi hardware come i fitness tracker.
Utili senz’altro, ma il Garante per la Privacy invita anche in questo caso alla prudenza. Perché?
Questi ausili risultano utili nel mantenimento di una buona forma fisica – ma cerchiamo di essere sempre equilibrati – e nel migliorare le performance sportive. Tuttavia, è essenziale tenere presente che tali dispositivi:
- Raccolgono dati sensibili relativi allo stato di salute e benessere, i quali potrebbero essere condivisi con terzi per scopi non sempre chiari. Inoltre, i fitness tracker con funzioni di geolocalizzazione possono monitorare la posizione e gli spostamenti dell’utente nel tempo
- Sono integrati nell’Internet delle cose (IoT) e possono scambiare dati con altre app e dispositivi, aumentando il rischio di trattamento e divulgazione non consapevole dei dati personali
- La dimensione “sociale” consente la condivisione di obiettivi, sfide e risultati con altri utenti, che però spesso (anzi, quasi sempre) sono sconosciuti.
Il Garante perciò ci ricorda che l’uso di tali strumenti richiede consapevolezza e adozione di precauzioni importanti, e fornisce alcuni suggerimenti:
- Prima di tutto, leggere attentamente l’informativa – È importante comprendere quali dati verranno raccolti, chi li tratterà e per quanto tempo, così come verificare se i dati saranno condivisi con terze parti a scopi commerciali o altri
- Minimizzare il trattamento dei dati – Non dobbiamo autorizzare tutto; meglio limitare la raccolta di dati al necessario per il funzionamento dell’app o del dispositivo. Disattivare funzioni non essenziali e, se possibile, utilizzare uno pseudonimo
- Siamo prudenti con le connessioni – Cerchiamo di consentire la connessione con altri dispositivi o app solo se necessario. Prestiamo attenzione alle autorizzazioni concesse e leggere l’informativa sulla condivisione dei dati
- Non diffondere tutto – Se decidiamo di condividere dati su obiettivi e prestazioni, stiamo attenti a cosa e con chi si condivide. Limitiamo le informazioni sensibili e selezioniamo attentamente gli utenti autorizzati a visualizzarle
- Attenzione alla sicurezza – Utilizziamo password sicure, aggiorniamo regolarmente le app, utilizziamo l’autenticazione a più fattori e installiamo un software antivirus (sì, anche sullo smartphone). Disconnettiamo dispositivi e Bluetooth quando non in uso
- Cancelliamo i dati – Eliminiamo periodicamente i dati raccolti dal dispositivo o dall’app e verifichiamo se esiste la possibilità di cancellare i dati dal profilo utente sul sito web del produttore
- Proteggiamo i minori – Evitiamo l’uso da parte dei nostri figli senza supervisione. I bambini sono più esposti al rischio di raccolta e diffusione incontrollata di dati personali
- Spegniamo quando non in uso – Consideriamo se è indispensabile indossare e mantenere attivo il dispositivo 24 ore su 24. Disattiviamo sensori o funzioni non necessari
- Non diamo via i nostri dati – Disattiviamo l’account personale prima di vendere o regalare il dispositivo. Assicuriamoci di cancellare tutti i dati registrati nel dispositivo e nell’app.
I suggerimenti del Garante mirano a garantire un utilizzo consapevole e sicuro dei fitness tracker, proteggendo la nostra privacy e la nostra sicurezza.