di Alessandra Schofield
Farsi aiutare costa troppo? Il tema sta diventando sempre più attuale, e ne avevamo parlato qui: aumenta il numero delle persone che vivono una qualche forma di disagio psicologico.
L’Osservatorio Sanità UniSalute e Nomisma hanno deciso di approfondire l’importante e delicatissimo tema con una recentissima ricerca, dalla quale riprendiamo alcuni dati.
Ne emerge che nel 2023 quasi metà degli Italiani (43%) ha fatto fatica a conservare il proprio buon umore e di questi il 10% in realtà si è sentito giù di corda la maggior parte del tempo.
Anche il livello di stress appare elevato spesso (29%) o quotidianamente, e a soffrirne sono soprattutto donne e giovani.
Nervosismo, tensione e ansia sono comuni e, anche in questo caso, colpiscono maggiormente le donne e i giovani.
Interessante lo spaccato sulle ragioni di questo disagio:
- nel 24% dei casi è dovuto alla preoccupazione per lo stato di salute proprio o delle persone care
- nel 19% dei casi a motivi di organizzazione familiare
- nel 18% dei casi alla situazione economica
- nel 15% a problemi sul lavoro
Nel 27% dei casi si cerca di far fronte ai sentimenti negativi ricorrendo a rimedi naturali e/o attività fisica, ci si fa consigliare dal farmacista (17%) e/o dal medico di famiglia (16%).
Forse non si sente il bisogno di un aiuto professionale? Tutt’altro: lo vorrebbe anzi il 62%, ma fondamentalmente costa troppo.
Ne è convinto il 28% degli intervistati, mentre il 27% pensa che la propria situazione non sia poi così grave da richiedere un supporto specialistico. Ciononostante, una larga maggioranza (64%) pensa che uno stato emotivo e mentale equilibrato influisca in modo fondamentale anche sulla buona salute e che proprio lo stress incida negativamente sullo stato psico-fisico (34%).