• Novembre 25, 2024
  • s.turati
  • 0

di Alessandra Schofield

Cybersecurity in Italia Nel Rapporto Clusit 2024 criticità e opportunità di miglioramento. Nel primo semestre del 2024, secondo il rapporto Clusit pubblicato lo scorso ottobre, l’Italia si conferma uno dei paesi più vulnerabili agli attacchi informatici a livello globale. Il dato è chiaro: il 7,6% degli incidenti totali registrati nel mondo si è verificato nel nostro paese, un valore sproporzionato rispetto alla popolazione italiana e al PIL nazionale. Nonostante una lieve diminuzione degli attacchi rispetto al 2023, questa flessione appare più come un effetto temporaneo che un segnale di miglioramento strutturale, forse dovuto alle fluttuazioni stagionali delle attività dei cyber criminali.

I settori più colpiti dal cyber crime: manifatturiero e sanitario

Il settore manifatturiero si conferma il più colpito, con oltre il 25% degli attacchi globali diretti a questa categoria registrati in Italia. Questo dato sottolinea l’urgenza di rafforzare le misure di sicurezza in un comparto strategico per l’economia nazionale. Ancora più allarmante è la situazione del settore sanitario, che ha visto un incremento dell’83% degli attacchi rispetto allo stesso periodo del 2023. Secondo Clusit, questa crescita riflette non solo la vulnerabilità del sistema sanitario italiano, ma anche l’interesse crescente dei criminali informatici verso dati sensibili e infrastrutture critiche, sempre più redditizi per il cybercrime.

Il settore finanziario migliora la protezione contro il cyber risk

Buone notizie arrivano invece dal comparto finanziario e assicurativo. Nel primo semestre 2024, gli attacchi sono diminuiti del 6,7% rispetto al 2023. Questo calo può essere attribuito a maggiori investimenti in cybersecurity e a normative più stringenti, che stanno spingendo il settore a sviluppare una resilienza più robusta. Tuttavia, l’industria finanziaria rimane un obiettivo primario per i cybercriminali, richiedendo costanti aggiornamenti tecnologici e operativi per mantenere alto il livello di protezione.

Le tecniche di attacco tra malware, phishing e attacchi “sconosciuti”

Le modalità di attacco evidenziano un panorama sempre più complesso. Il malware continua a essere la tecnica predominante, utilizzata in oltre il 34% degli incidenti registrati. Tra questi, il ransomware si conferma la tipologia più diffusa, grazie alla sua elevata redditività per i criminali. Anche il phishing e il furto d’identità sono in aumento: nel solo primo semestre 2024, i casi di furto d’identità hanno superato quelli registrati in tutto il 2023.

Particolarmente preoccupante è la categoria degli attacchi “sconosciuti”, per i quali non è possibile determinare la tecnica utilizzata. Questa categoria, in crescita del 5% rispetto al 2023, evidenzia la difficoltà nel comprendere e contrastare una parte significativa delle minacce.

Polizze Cyber Risk: uno strumento essenziale per le aziende italiane

La crescente sofisticazione degli attacchi ha spinto molte aziende italiane a considerare l’adozione di polizze assicurative specifiche per il rischio cyber. Queste polizze, note come Cyber Risk, offrono coperture per danni derivanti da attacchi informatici, violazioni dei dati e interruzioni delle attività aziendali. Nonostante l’aumento delle offerte assicurative, tuttavia, molte aziende, in particolare le PMI, restano senza una protezione adeguata. La scarsa consapevolezza del rischio e la percezione errata dei costi delle polizze rappresentano i principali ostacoli all’adozione di queste soluzioni.

Un futuro più sicuro attraverso prevenzione e protezione

Alla luce della frequenza e della sofisticazione degli attacchi informatici, è sempre più evidente la necessità di adottare misure preventive e di protezione adeguate. Le polizze Cyber Risk non solo mitigano le conseguenze economiche e operative degli incidenti informatici, ma rappresentano anche un pilastro fondamentale per una strategia di sicurezza integrata. Le aziende italiane, guidate dai propri consulenti assicurativi, dovrebbero valutare attentamente le loro esigenze e considerare l’adozione di una copertura specifica per il rischio cyber.

Informazioni da inserire nel pop up sito ISCRIZIONE RUI

 

M.A.C. – Alberti Minini Rubagotti S.r.l.
P.IVA 03662810989
Numero iscrizione RUI: A000510015
Data di iscrizione: 14 gennaio 2015
Codice amministrativo assegnato all’agenzia: 64176
info@mac-assicurazioni.it
PEC: m.a.c.albertimininirubagotti@legalmail.it

Sede di Brescia
Via IV Novembre 1 – 25122 Brescia (BS)
Tel.: 030 377 0283
Fax: 030 293148
Responsabile intermediazione sede di Brescia
Paola Minini
PEC:paolaminini@legalmail.it

Sede di Desenzano del Garda
Viale Marconi, 104 – 25105 Desenzano del Garda (BS)
Tel.:030 9142361
Fax:030 9141730
Responsabile intermediazione sede di Desenzano del Garda
Cherubini Emanuele
PEC:emanuele.cherubini@legalmail.it

Sede di Chiari
Via Maffoni, 21 – 25032 Chiari (BS)
Tel.:030 711321
Fax:030 7101766
Responsabile intermediazione sede di Chiari
Rubagotti Giorgio
PEC:giorgio.rubgotti@legalmail.it

Responsabili dell’attività di intermediazione

MININI PAOLA 

Responsabile intermediazione sede di Brescia

Numero Iscrizione A000084737

PEC:paolaminini@legalmail.it

 

RUBAGOTTI GIORGIO 

Numero Iscrizione A00005562

PEC:giorgio.rubgotti@legalmail.it

 

ALBERTI DAVIDE FRANCESCO 

Numero Iscrizione A000701752

PEC:albertidavidefrancesco@legalmail.it

 

CHERUBINI EMANUELE 

Numero Iscrizione A000002726

PEC:emanuele.cherubini@legalmail.it

 

RUBAGOTTI GIORGIO 

Numero Iscrizione A000055629

PEC:giorgio.rubgotti@legalmail.it

 

E’ possibile consultare gli estremi delle iscrizioni al RUI al seguente indirizzo https://servizi.ivass.it/RuirPubblica/

UNIPOLSAI Assicurazioni SpA

Sede legale:

Via Stalingrado, 45 – 40128 Bologna (BO)

Tel. 0515077111

Fax 0517096584

Posta PEC: unipolsaiassicurazioni@pec.unipol.it