di Alessandra Schofield
In occasione del Safer Internet Day, il notissimo produttore di sofware antivirus Kaspersky ha presentato i risultati di un sondaggio condotto su 1.833 bambini italiani di età compresa tra i 5 e i 10 anni. Scopo dell’indagine, conoscere meglio le abitudini della cosiddetta “generazione Alpha” rispetto all’utilizzo della rete e dei dispositivi tecnologici e la consapevolezza sugli eventuali rischi che questo comporta.
Il sondaggio ha coinvolto 88 scuole italiane iscritte alla piattaforma Educazione Digitale, e ne riprendiamo qualche risultato.
Quanti bambini possiedono un dispositivo, e per cosa lo usano?
- Il 55% dei bambini tra i 5 e i 10 anni possiede già un dispositivo tipo smartphone o tablet
- Il 20% lo usa più di 2 ore al giorno, ogni volta che ne ha voglia con la possibilità di connettersi alla rete
- Il 54% utilizza i dispositivi per giocare on line e guardare i cartoni animati
- Il 34% li utilizza per attività scolastiche (fare ricerche e scaricare schede per la scuola
- Il 13% guarda o gira video, e/o fa foto per pubblicarle sui social
Socialità: il digitale è un aiuto o un ostacolo?
- Il 74% dei bambini fra i 5 e i 10 anni utilizza smartphone o tablet anche quando si trova in compagnia degli amici, preferendoli ad altri giochi
- Il 43% preferisce guardare video sui dispositivi anche quando è con gli amici o farne altri insieme a loro
- Il 31% preferisce sfida gli amici con cui si trova a qualche gioco online o chatta con altri amici
- Solo il 25% dichiara non utilizzare smartphone e tablet quando è in compagnia
Quanto ha inciso la pandemia?
- Il 42% dichiara – dopo la lunga esperienza in DAD – di non poterne più di computer e tablet
- Il 33% usa i dispositivi molto più di prima per rimanere in contatto con gli amici
- Il 25% non ha modificato le proprie abitudini d’uso dei dispositivi tech rispetto al prepandemia
Quali rischi corrono i bambini?
- Il 36% ha ricevuto messaggi da sconosciuti e proposte di giochi e sfide pericolose online
- Il 12% sa di amici a cui è capitato, pur non avendone ricevute personalmente
- Il 40% è disponibile a fornire informazioni private e sensibili – come dove vive, dove va a scuola, che lavoro fanno i genitori – a conoscenze fatte on line perché “un amico virtuale è pur sempre un amico”. E questo nonostante il 93% di loro abbia affermato di aver ricevuto da familiari e insegnanti tutte le informazioni necessarie circa i pericoli che potrebbero incontrare online
- Tuttavia, il 73% dei bambini intervistati ha dichiarato che se si trovasse in una situazione di pericolo ne parlerebbe con genitori e insegnanti, mentre il 6% si vergognerebbe troppo per poterne parlare con qualcuno.
I consigli di Kaspersky
- Non lasciare soli i bambini nelle attività online, anzi partecipare fin dalla più tenera età, in modo che diventi la norma
- Stabilire regole di base precise – da rivedersi man mano in base all’età dei bambini – su ciò che si può e non si può fare online, spiegandone le motivazioni
- Controllare su quali siti i bambini passano il loro tempo online
- Valutare la possibilità di scaricare delle applicazioni di parental control, spiegandone il funzionamento e la necessità ai figli