Collasso assistenza sanitaria: inaccettabile attesa per interventi e visite urgenti

di Alessandra Schofield

Collasso assistenza sanitaria: inaccettabile attesa per interventi e visite urgenti. Il recente Report dell’Associazione Consumatori Cittadinanzattiva conferma gli assurdi tempi di attesa per analisi ed esami diagnostici.

Il Rapporto civico sulla salute 2023, presentato nei giorni scorsi al Ministero della Salute, denuncia una vera e propria situazione di urgenza. 

La cosa veramente grave è che questi ritardi si traducono in danni concreti alla salute dei cittadini, con il rischio reale di peggiorarne a volte il quadro sanitario in maniera significativa.

Cittadinanzattiva fa qualche esempio:

• 2 anni per una mammografia di screening
• 3 mesi per un intervento su un tumore all’utero (da effettuarsi entro 1 mese)
• 2 mesi per una visita specialistica ginecologica urgente (da effettuarsi entro 72 ore!)
• 2 mesi per una visita di controllo cardiologica (da effettuarsi entro 10 giorni)
• 1 anno per una gastroscopia con biopsia
• 4 mesi per un intervento di protesi all’anca (da effettuarsi entro 60 giorni) 

Ma anche per le prime visite specialistiche – quelle che il medico ci indica di effettuare entro 10 giorni perché abbiamo segnalato qualche disturbo o sintomo magari anche importante – le cose non vanno meglio:

• 60 giorni per una prima visita cardiologica, endocrinologica, oncologica e pneumologica di Classe B-breve (quindi entro 10 giorni)
• 90 giorni per una prima visita ortopedica di Classe B-breve (quindi entro 10 giorni)

E non parliamo di quando la prescrizione non ha codice di priorità: si può dover aspettare quasi un anno o anche di più per ricevere una visita endocrinologica, cardiologica o neurologica.

Non è finita. A proposito di esami diagnostici urgenti:

• 150 giorni per una mammografia con classe di categoria B breve (quindi da svolgersi entro 10 giorni), e 730 giorni sempre per una mammografia ma con classe di categoria P (programmabile), 

Spesso, sfiniti dall’attesa, finiamo per rinunciare. Oppure, rispettando queste liste d’attesa, rischiamo di compromettere la nostra salute e peggiorare anche in maniera significativa la nostra prognosi.

La mancanza di prevenzione e/o il dover rimandare un intervento, un controllo, una diagnosi e quindi una terapia possono condurre ad un quadro sanitario serio con tutto ciò che comporta anche in termini di spese impreviste e, a quel punto, indispensabili.

Valutare sin da ora una polizza sanitaria significa la possibilità di garantirci l’assistenza e la prevenzione cui noi stessi – insieme ai nostri cari – abbiamo diritto.

Parliamone insieme!

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