di Alessandra Schofield
Chi bella vuole apparire… Ma a cosa siamo disposte? Dopo le feste sono moltissime le persone – soprattutto donne, ma non solo – che sentono il bisogno di recuperare la forma dopo gli eccessi alimentari. Tuttavia, sarebbe bene domandarsi cosa intendiamo per “forma” e rispetto a quali parametri si abbia la necessità di recuperarla.
Molto interessante, in questo senso, l’indagine Eurispes presentata poco prima di dicembre “Piacere Piacersi- Il rapporto delle donne con il proprio corpo”. Eloquente il titolo della presentazione “La dittatura del corpo – Come la società influenza la (auto)rappresentazione della donna”.
La ricerca – disponibile a questo link e svolta durante giugno e luglio 2023 – ha coinvolto 1.048 donne dai 18 anni in su.
Ne sono emersi spunti che fanno davvero riflettere:
- Il 36,4% (più di un terzo) ha un rapporto negativo con il proprio corpo, che migliora solo dopo i 65 anni
- Al 57% delle donne il proprio aspetto esteriore piace; il dato aumenta tra le donne in coppia senza figli (63,1%) e peggiora tra le donne single (53,7%) e quelle sole con figli (53,4%)
- Solo per un quarto delle donne (25,5%) la cura dell’aspetto esteriore non ha importanza
L’indagine evidenzia che per le donne “sentirsi bella” influisce positivamente praticamente su tutti gli aspetti della propria vita:
- Nel rapporto con sé stesse (oltre il 74)
- Sull’umore (oltre il 68%)
- Nel rapporto con gli altri (quasi il 50%)
- Sulle prestazioni lavorative (42,5%)
Molte di noi – soprattutto tra le donne giovani -– ritengono che “essere considerata bella” dagli altri sia importante (38,4%) e infatti la stessa percentuale controlla spesso il proprio aspetto tramite i selfie o gli specchi.
Non è un caso che la maggioranza effettui trattamenti di bellezza per snellire e tonificare (quasi il 57%) e quelli antietà (44%)
Per curare il nostro aspetto spendiamo:
- Fino a € 10 (quasi il 13%)
- € 10 – € 50 (oltre il 33%)
- € 51 – €100 (quasi il 20%)
- € 101 – € 300 (quasi il 20%)
- Oltre € 300 (il 5%)
E siamo anche disposte ad andare sotto i ferri. Lo ha fatto oltre il 25% delle intervistate: oltre il 15% una volta, quasi il 7% due volte, oltre il 3% tre volte o anche di più.
Prossimamente esploreremo altri significativi risultati di questa ricerca.