di Alessandra Schofield
Grandine: aumentano intensità, frequenza e dimensioni dei chicchi. Un recente articolo pubblicato sulla rivista scientifica Focus, analizza in modo approfondito il fenomeno della grandine, che sta aumentando da 16 anni a questa parte in intensità, frequenza e anche dimensioni dei chicchi (che possono superare i 2 cm di diametro), in tutta Europa ma in modo particolare nel nostro Paese. E purtroppo le previsioni per il futuro non sono buone: entro il 2100, le grandinate con chicchi di dimensioni superiori ai 5 cm di diametro aumenteranno – secondo le ben 14 proiezioni sviluppate – dal 47% al 139%. Ed è soprattutto l’Italia Settentrionale ad apparire particolarmente esposta.
I dati provengono da un’autorevolissima fonte: l’European Severe Storms Laboratory (ESSL).
Poiché le grandinate sono fenomeni per loro natura di rapida evoluzione e si sviluppano in zone circoscritte, è difficile tanto osservarle quanto prevederle – sottolinea l’articolo. Tuttavia l’ESSL sta sviluppando modelli previsionali che consentono di pronosticare gli eventi anche con due giorni di anticipo. Sta di fatto, che nel 2022 si è registrato il 51% di fenomeni in più rispetto all’anno precedente, già di per sé definito record sotto questo profilo.
Ed è Coldiretti ad affermare che i danni subìti in Italia dalle imprese agricole assicurate sono stati superiori al miliardo di euro.
Sebbene l’incremento delle grandinate sia evidente in tutta Europa, è in Italia che il dato appare il più significativo in assoluto.
Secondo l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima al Cnr di Bologna, a causa del riscaldamento globale aumenta l’evaporazione d’aria umida dal mare o dalla superficie terrestre, mentre il calore derivante dal surriscaldamento del bacino del Mediterraneo immette molta energia nella formazione di nubi temporalesche. La Pianura Padana è “una delle zone più grandinigene d’Europa perché trattiene molto calore ed è circondata da montagne: così, quando si hanno intrusioni di aria fredda dal Nord Atlantico, si creano le condizioni per la formazione di violente grandinate”.
Per adesso, in attesa di sistemi su larga scala davvero efficienti, il suggerimento per chi vive nelle aree ad elevato rischio grandine è di utilizzare apposite reti per i campi coltivati e vetri temperati per le serre e i pannelli solari.
Le Compagnie assicurative, nel frattempo, si stanno rivolgendo agli istituti di ricerca per individuare le zone maggiormente esposte a questo tipo di fenomeni.
Per leggere l’articolo di Focus sul tema grandine, cliccare questo link.
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