di Alessandra Schofield
Brescia flagellata da eventi atmosferici estremi. In sole 24 ore, lo scorso 12 luglio, la Lombardia è stata colpita addirittura da 27 tempeste di vento, grandine e pioggia delle complessive 38 che hanno colpito il Nord Italia.
Paradossalmente, intanto tutto il resto del Paese boccheggia a causa delle ondate di calore e l’allerta resta elevata.
La provincia di Brescia è stata particolarmente colpita, denuncia Coldiretti: la pioggia intensa, le grandinate e le raffiche di vento hanno danneggiato colture di mais, grano e ortaggi in Valle Camonica – nei comuni di Pisogne e Malonno – e nell’alto Garda, a Salò e Gardone Riviera.
La grandine è già di per sé fortemente nociva per le coltivazioni, ma in più – commenta Laura Facchetti, presidente Coldiretti Brescia – la dimensione dei chicchi è notevolmente aumentata; sono “veri e propri blocchi di ghiaccio anche più grandi di una palla da tennis”.
Il 2023 purtroppo supera i record precedenti, classificandosi per ora tra i 10 anni più caldi di sempre: +0,43°C oltre la media storica. Ma nel Settentrione, la forbice rispetto alla media raggiunge i +0,80°C e l’anno in corso è già il terzo anno più caldo.
Insomma, gli eventi atmosferici cosiddetti “eccezionali” sono sempre meno un’eccezione. Continua Laura Facchetti “La tendenza alla tropicalizzazione si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne che nel 2023, a livello nazionale, supereranno complessivamente 6 miliardi dello scorso anno”.
Gli effetti del cambiamento climatico sono ormai un’evidenza: mentre i Governi studiano piani di adattamento e di contrasto, i cittadini privati e le piccole e medie imprese devono cercare di cautelarsi rispetto alle conseguenze economiche che potrebbero derivare ai loro beni e alle loro aziende da un evento naturale estremo, anche prendendo in considerazione la sottoscrizione di una polizza assicurativa.
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