di Alessandra Schofield
La Società Italiana di Neuropsicofarmacologia lancia l’allarme: tra i ragazzi è in forte e preoccupante crescita la dipendenza da psicofarmaci.
Migliorare il rendimento a scuola, aumentare il livello di attenzione e di autostima, in combinazione con farmaci anoressizzanti, per migliorare l’umore e il sonno: sono questi i principali scopi che spingono adolescenti e giovani ad assumere psicofarmaci senza controllo medico.
L’aumento nelle assunzioni – tra il 15 e il 20% nell’ultimo quinquennio, con un’ulteriore impennata durante la pandemia – è determinato in maniera significativa anche dalla facilità di reperire queste sostanze.
Rileva infatti il CNR che gli psicofarmaci sono troppo spesso disponibili in casa (42%). Ma cosa ancor più grave, è che possono essere acquistati facilmente online (28%) o recuperati per strada (22%). Il rischio di overdose, ma più semplicemente dello sviluppo di dipendenze e/o effetti collaterali, è chiaramente elevatissimo.
La terapia psicofarmacologica è fondamentale e di grande aiuto, ma deve essere prescritta da uno specialista che ne monitori dosaggi ed effetti. Se nella nostra famiglia qualcuno soffre diansia, depressione, disturbi dell’umore, rivolgiamoci quindi al medico con fiducia.