Abbiamo sottoscritto una forma di assistenza sanitaria integrativa, e questo indica che siamo persone lungimiranti e previdenti.
Lo abbiamo fatto perché sappiamo che il Servizio Sanitario Nazionale è ormai sotto stress e non sempre riesce a risponderci nei tempi di cui abbiamo bisogno.
Sappiamo anche che la popolazione italiana sta “invecchiando”, che la durata della vita si sta fortunatamente allungando e che le persone, con il passare degli anni, hanno sempre maggiore necessità di assistenza e cure.
Ottimo! Ma siamo sicuri di sapere che tipo di piano o prodotto abbiamo acquistato e, soprattutto, a chi dobbiamo rivolgerci quando dobbiamo effettivamente accedere alle prestazioni?
Secondo l’IVASS – l’Autorità italiana di vigilanza sulle assicurazioni – tanti di noi non lo sanno. L’Istituto infatti riceve ogni anno segnalazioni e reclami che in realtà dovrebbero essere indirizzati a fondi sanitari e mutue, sui quali l’IVASS non ha giurisdizione.
Potrebbe sembrare cosa di poco conto, ma non lo è: significa che in molti casi non siamo stati adeguatamente informati da chi ci ha proposto quel servizio su cosa abbiamo effettivamente acquistato e come e dove reclamare le prestazioni cui abbiamo diritto.
E infatti, non è un caso che le segnalazioni – anche se erroneamente indirizzate – riguardino perlopiù condizioni contrattuali poco chiare, scarse informazioni prima della sottoscrizione , problematiche nell’apertura delle posizioni, difficoltà nell’ottenere informazioni sull’attivazione delle prestazioni o sullo stato delle pratiche.
Il nostro invito, quindi, è ad accertarsi di essere perfettamente consapevoli di cosa si sta acquistando, senza dimenticare una cosa importantissima.
Esistono ottimi fondi e serissime mutue; però nessuno è soggetto a requisiti stringenti quanto quelli cui deve rispondere il settore delle assicurazioni, sia in termini di solidità patrimoniale sia di condotta nei confronti dei Consumatori. Per questo motivo, chi sottoscrive contratti assicurativi o aderisce a fondi sanitari comunque garantiti indirettamente dalle Compagnie, è tutelato dai controlli serrati cui queste sono sottoposte.
di Alessandra Schofield