di Alessandra Schofield
30 km orari, il nuovo limite di velocità nelle città europee. Negli ultimi anni, molte città europee hanno introdotto un limite di velocità di 30 km/h nelle aree urbane, con risultati sorprendenti. Se stai pensando che si tratti solo di un fastidioso limite che rallenta il traffico, potresti voler riconsiderare la tua posizione Le città che hanno adottato questo limite stanno diventando più sicure, più sostenibili e anche più vivibili. Ma vediamo nel dettaglio perché questo limite di velocità apparentemente modesto sta cambiando le regole del gioco.
Come risulta da un recente studio del prof. George Yannis – NTUA School of Civil Engineering -uno dei principali motivi per cui le città stanno abbracciando il limite di 30 km/h è la sicurezza stradale. Quando si guida a velocità ridotte, i tempi di reazione migliorano e gli incidenti, quando avvengono, sono meno gravi. Secondo la ricerca, che ha analizzato i dati di 40 città europee, ridurre il limite a 30 km/h ha portato a una diminuzione degli incidenti del 23%, delle morti del 37% e delle lesioni del 38%. Questo è un enorme passo avanti verso l’obiettivo dell’Unione Europea di ridurre del 50% i decessi stradali entro il 2030 e azzerarli entro il 2050 (iniziativa conosciuta come Vision Zero).
Non solo il limite di velocità a 30 km/h può salvare vite, ma aiuta anche a migliorare l’ambiente. La guida più lenta porta a una riduzione delle emissioni di gas serra come il CO2, oltre a ridurre le emissioni nocive di ossidi di azoto (NOx), responsabili di gravi problemi respiratori. Alcune città hanno visto un calo delle emissioni fino al 18% dopo l’introduzione del limite.
E non è tutto. L’inquinamento acustico, un problema spesso trascurato, si riduce in media di 2,5 decibel. Questo significa meno rumori assordanti, meno stress per i cittadini e, soprattutto, un impatto positivo sulla salute mentale e fisica degli abitanti delle città.
Uno dei risultati indiretti più interessanti, è l’effetto positivo sullo stile di vita urbano. Riducendo il limite di velocità, le città diventano automaticamente più accoglienti per pedoni e ciclisti. In molte città, come Bilbao in Spagna, gli spostamenti in bicicletta sono aumentati del 560% dopo l’introduzione del limite di 30 km/h! Camminare e pedalare diventano opzioni più sicure e praticabili, il che incoraggia uno stile di vita più attivo e salutare.
Inoltre, con meno auto che sfrecciano nelle strade principali, si crea uno spazio più conviviale per interazioni sociali, negozi di quartiere e mercati locali. Le città con il limite di 30 km/h tendono a promuovere una mobilità “dolce”, rendendo le strade più sicure per tutti, dai bambini agli anziani.
Uno degli argomenti contro la riduzione della velocità è il timore che possa aumentare la congestione del traffico. Ma gli studi smentiscono questa preoccupazione. In molte città, come Bruxelles e Zurigo, non solo i tempi di viaggio non sono aumentati, ma in alcuni casi il traffico è diventato più fluido. Guidare più lentamente riduce la necessità di fermate brusche e accelerazioni improvvise, migliorando il flusso complessivo del traffico.
Il limite di velocità di 30 km/h è anche una componente chiave delle strategie di sostenibilità urbana. È strettamente legato a progetti come il Green Footprint, che mira a rendere le città europee a impatto climatico zero entro il 2030. Ridurre la velocità non solo rende le strade più sicure, ma contribuisce anche a tagliare le emissioni e a promuovere l’uso di trasporti pubblici e mezzi alternativi come biciclette e monopattini elettrici.
Uno dei benefici meno visibili, ma altrettanto importanti, è la riduzione dello stress e delle malattie legate al rumore. Studi condotti in città come Bruxelles e Parigi hanno dimostrato che abbassare la velocità può prevenire centinaia di casi di malattie croniche, tra cui diabete e malattie cardiovascolari, migliorando la qualità del sonno e diminuendo lo stress quotidiano. Le persone, in pratica, vivono meglio e più a lungo in città meno rumorose e meno inquinate.
Il limite di 30 km/h non è quindi solo una misura di sicurezza stradale. È un cambiamento culturale, che trasforma le città in spazi più vivibili, più puliti e più sicuri. I risultati parlano chiaro: meno incidenti, meno emissioni, meno rumore, più salute e più felicità. Non si tratta solo di rallentare, ma di vivere meglio.
Le città europee che hanno abbracciato questa trasformazione stanno dimostrando che piccoli cambiamenti possono avere un impatto enorme sulla qualità della vita urbana. Chissà, forse la tua prossima passeggiata o pedalata in città sarà proprio grazie a un limite di velocità più basso!